Recensione di Final Fantasy IV

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||T_fred_M||
view post Posted on 31/10/2008, 10:49




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Come far riemergere un capolavoro

Dopo il terzo capitolo, anche Final Fantasy IV viene riproposto su Nintendo DS da Matrix Software che tenta di ergersi sulle montagne di RPG presenti sulla console portatile riesumando un vecchio immortale successo. Questo capitolo fu il primo a presentarsi su Super Nintendo dopo i primi tre per NES e, oltre alle migliorie grafiche permesse dalle superiori potenzialità della piattaforma, il titolo presentò dei sensibili cambiamenti al sistema di gioco. La saga di Final Fantasy non tratta una singola storia che prosegue nei vari capitoli, ma invece tante storie separate che ripresentano solo alcuni elementi ricorrenti come il sistema di gioco o le creature che si incontrano. Oggi, che di episodi principali di Final Fantasy ne contiamo tredici, il titolo comincia a suonare come un paradosso.

Il cammino di redenzione del cavaliere oscuro

La storia ricalca ovviamente il titolo originale, uscito prima per Super Nintendo e poi per GBA, ed ha come protagonista Cecil Harvey, un potente cavaliere oscuro comandante della flotta di navi volanti “Ali Rosse”. Cecil serve umilmente il re di Baron assieme al suo migliore amico Cain Highwind, anche lui cavaliere oscuro, e alla sua amata sacerdotessa Rosa Farrel. Tutto sembra andare bene, quando il Re comincia ad affidare a Cecil missioni di dubbia moralità, che lo porteranno a chiedersi se la sua lealtà sia ben riposta. Comincia così il suo cammino verso la redenzione, che lo porterà ad indagare sull’entità che muove le fila di una spietata ricerca di potere, attraverso la magia dei cristalli protetti dai diversi regni del mondo. Nel suo viaggio incrocerà le storie di altri personaggi che si uniranno alla sua causa, come il monaco Yang, il vecchio saggio Tellah e la piccola evocatrice Rydia. Ciascun personaggio che si unisce al gruppo porta con sé la sua storia, il suo carattere e le sue capacità.

Il fondatore dell’Active Time Battle

Final Fantasy IV è, come anche tutti gli altri episodi della serie, un RPG classico con un sistema di punti esperienza e battaglie a incontri casuali, ma originariamente è stato l’episodio che ha dato una svolta al sistema di combattimento introducendo l’Active Time Battle che dà un peso alla velocità dei personaggi tramite una selezione degli attacchi in tempo reale solo dopo un certo tempo di attesa, a differenza del normale sistema a turni dove questa caratteristica andava persa. È possibile configurare una modalità automatica che, una volta attivata, fa eseguire a tutti i personaggi l’azione precedentemente impostata, ed è possibile anche personalizzare la formazione del proprio gruppo, schierando un massimo di due personaggi in prima linea e tre in seconda linea, o viceversa. É immancabile la presenza delle magie recitabili da sacerdoti, saggi e evocatori: queste possono appartenere a una delle due scuole principali, bianca o nera a seconda del loro carattere difensivo o offensivo, mentre si distinguono da queste la categoria delle evocazioni che chiamano in battaglia potenti creature che attaccheranno i vostri nemici.
Magie, evocazioni e attacchi possono presentare delle caratteristiche elementari (ad esempio fuoco, gelo, luce e terra) che riscontreranno le conseguenze delle resistenze e delle debolezze nemiche. Le magie verranno apprese con l’avanzamento del livello, mentre l’equipaggiamento potrà essere cambiato in ogni momento, a seconda delle esigenze.
La componente esplorativa fa la sua parte ricompensando con oggetti bonus i giocatori che riusciranno a completare la mappa di un piano di un dungeon perlustrandolo completamente: tale mappa sarà visibile nello schermo inferiore del Nintendo DS. Il sistema di gioco descritto è molto classico, ma Final Fantasy IV lo sfrutta in modo originale fondendolo alla linea della trama: tutte le cose che si verificano durante la storia si riflettono nel gioco, ad esempio l’anziano Tellah che riesce a ricordare i suoi vecchi incantesimi o l’esplorazione di una caverna magnetica che risulta impossibile se si indossa armature metalliche. Final Fantasy IV è un titolo che tiene impegnati più di venti ore per il semplice completamento, che è una durata soddisfacente per un titolo da console portatile, e le quest facoltative, insieme ai minigames, aiutano ad allungarne la vita.

Evoluzione di grafica e sonoro

L’aspetto grafico è quello che più caratterizza questo remake, in quanto riscrive Final Fantasy IV con ambientazioni 3D in classica visuale dall’alto e con personaggi super deformed curati nella corporatura, nei vestiti e nelle espressioni. Le scene di intermezzo sono abbellite da effetti di luce e inquadrature da film, e i dialoghi, doppiati in un ottimo inglese, sono sottotitolati con un buon adattamento italiano, che invece, durante il gioco, mette un po’ di brividi con qualche errore grammaticale.
Durante le battaglie si presentano numerosi tipi di mostri definiti con una grafica eccellente e animazioni “sul posto” ma che rendono molto bene l’idea di attacchi e magie con movimenti, effetti di luce e animazioni colorate 2D. Per quanto riguarda la colonna sonora, è sufficiente dire che è stata rielaborata quella originale di Nobuo Uematsu, ormai un nome che fa da garanzia dal punto di vista musicale, e che non delude le aspettative accompagnando sempre il gruppo di eroi lungo la loro avventura.
Una chicca che viene offerta in questo remake è il video all’accensione che presenta tutti i personaggi principali e alcune scene con una fantastica computer grafica.

Conclusioni

Matrix Software ci propone un altro remake della saga Final Fantasy che si rivela una buona occasione per coloro che non ne conoscono le origini e per i nostalgici che vogliono provare di nuovo le emozioni che questo titolo ha già offerto per SNES. Se invece il classico non vi attrae ma volete comunque guastarvi un ottimo GDR per Nintendo DS allora The Legend of Zelda: Phantom Hourglass è sicuramente una valida alternativa firmata Nintendo.
 
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