Recensione di God of War III, per PlayStation3

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- T fred M -
view post Posted on 20/5/2010, 13:04






"Il ritorno del dio della guerra"

Inutile negarlo, da un annetto a questa parte la Playstation 3 sta finalmente iniziando a mostrare tutto il suo valore. Dopo un inizio deludente e qualche anno di vita mediocre il monolite Sony ha iniziato a deliziarci con una serie di esclusive del calibro di Uncharted 2: Among Thieves, Heavy Rain, Killzone 2 e tanti altri giustificando, finalmente, l’acquisto rispetto alle concorrenti. Mancava solo un certo Franchise per completare al meglio la libreria Playstation 3, una saga che aveva rivoluzionato un genere col primo episodio, influenzando non poco i giochi a venire, e che aveva dato l’ultimo magnifico saluto alla mai troppo compianta Playstation 2. Di cosa stiamo parlando? E se vi dicessi rabbia, violenza, Quick Time Event e, soprattutto, vendetta? Esatto, God of War III è tra noi.

"Zeus! Tuo figlio è tornato!"

Vi voglio tranquillizzare subito: God of war III è un maledetto capolavoro. Non che non sia privo di difetti (anzi, quest’ultimi non sono pochi), ma la sua capacità di divertire è veramente eccezionale e riesce soprattutto nel suo obiettivo principale: non deludere i fan e le loro aspettative. Ma procediamo con ordine, di cosa parla questo God of War III? La storia inizia pochi secondi dopo la fine del secondo capitolo (se volete dare una rinfrescata alla vostra memoria, andatevi a leggere lo speciale sulla storia di God of war pubblicato sul nostro sito) con il nostro bravo spartano Kratos, decisamente arrabbiato, in sella al titano Gaia, accompagnata da tutti i suoi giganteschi compagni, intento a scalare il monte Olimpo. Il suo bersaglio è Zeus, il suo scopo la vendetta e la sua forza la rabbia. Per quanto la storia di God of war III non presenti grandi colpi di scena o introspezioni sui personaggi, è pur sempre un Action d’altronde, la trama è ottimamente raccontata e riesce sempre a mantenere intatto il senso di epicità e l’attenzione del giocatore. Non ho intenzione di anticiparvi nulla, ma posso assicuravi che la furia, la rabbia, la determinazione con la quale Kratos insegue il suo obiettivo a discapito di tutto e tutti, nel vero senso della parola, quasi ricorda alcuni personaggi delle tragedie greche nonché il tema stesso del Titanismo, metafora della lotta disperata degli uomini nel tentativo di superare i propri limiti. La grafica migliorata ha portato, tra l’altro, a rappresentare tutte le varie cut-scene con il motore grafico del gioco invece che con dei filmati in Computer Grafica come accadeva nei primi episodi.

"Wow … no, davvero,sinceramente … wow"

Dal punto di vista della grafica, God o f war III è stupefacente. Non tanto per la mole poligonale (eccelsa per il protagonista e comprimari, un po’ più debole per alcuni nemici minori) quanto per la spettacolarizzazione dell’azione e la scala di ciò che avviene su schermo. Credo che si possa proprio dire che la filosofia alla base di questo gioco sia proprio questo:”più grande è, meglio è!”. Soprattutto nella scena iniziale è possibile intuire l’incredibile lavoro svolto dagli sviluppatori; la telecamera passa velocemente da un primo piano del protagonista mentre combatte ad una visuale panoramica dei titani che si arrampicano sul monte Olimpo per poi tornare, ancor più velocemente, su Kratos mentre precipita dalla schiena di Gaia, si attacca su una sporgenza all’ultimo momento, si mette al sicuro e viene attaccato da un’altra orda di avversari mentre alle sue spalle giganteschi titani danno battaglia ai serpenti di Poseidone. L’inizio di questo videogame è uno dei più emozionanti di sempre, come da tradizione della serie, ed è incredibile come la stessa spettacolarizzazione venga riproposta più e più volte durante il corso del gioco. Ottime le animazioni, estremamente fluide e coreografate, peccato che alcune mosse di Kratos sembrano essere state prese direttamente dai precedenti episodi. Menzione di onore va poi agli effetti particellari, davvero ottimi, e, soprattutto, all’effetto di illuminazione dinamico. Il motore di gioco gestisce la luce e le conseguenti ombre in modo perfetto; è un piacere osservare come le vostre lame infuocate illumino in modo realistico le buie caverne del monte Olimpo o come la Testa di Elio vi illumini la via. Un massiccio uso, poi, dell’effetto Blur copre in modo piacevole le eventuali magagne del motore di gioco. Peccato che alcune texture, soprattutto del terreno, non siano di ottima qualità e che il gioco alterni a strutture epiche e magnifiche, altre mediocri e di nessun impatto visivo. Ma tutto questo è solo un cercare il pelo nell’uovo, niente di tutto ciò influisce davvero sulla resa visiva del videogame che viene promosso a pieni voti. Non raggiunge la perfezione di Uncharted 2, ma rimane comunque uno dei giochi graficamente migliori di sempre.

"Quanto amo il pulsante cerchio …"

Il gameplay di God of War III è, probabilmente, la parte più difficile di questa recensione. Il perché è presto detto: è praticamente identico ai primi due episodi della saga. Per chi di voi non lo sapesse, God of War III funziona, più o meno, così: il pulsante quadrato è adibito ai colpi veloci, il triangolo a quello degli attacchi lenti ma più potenti, i grilletti sono adibiti all’uso di magie e oggetti e la levetta destra alle schivate. Tutti questi, usati in combinazione con precisione e cognizione di causa, permettono al nostro spartano di effettuare devastanti combo capaci di spazzare via qualunque cosa vi si pari davanti. Una volta indebolito un nemico, poi, apparirà sopra la sua testa l’icona di quello che mi piace chiamare il pulsante “Ora ce l’hai davvero nel c**o” . Una volta premuto, esso darà il via ad un quick time event che, se eseguito correttamente, porterà al completo annichilimento dell’avversario nel modo più brutale, violento, sanguinolento e cinematografico possibile. Tra un massacro e l’altro capiterà poi al nostro Kratos di dover risolvere alcuni puzzle ambientali che si frapporranno tra lui e la sua vendetta, niente di particolarmente impegnativo ma comunque una piacevole variazione di ritmo di gioco. A questa struttura di base sono state aggiunte alcune limature atte a perfezionare un gameplay già quasi perfetto; prima di tutto le armi che otterrete potranno essere cambiate durante una combo con la pressione di due tasti, una piacevole novità che permette la veloce realizzazione di attacchi devastanti con strumenti di morte diversi. In secondo luogo, ora le magie funzionano in modo diverso poiché ognuna di esse sarà affidata ad un’arma diversa che dovrete cambiare a seconda dell’abilità di Kratos che vorrete usare in quel momento. E’ stata poi aggiunta una terza barra che verrà consumata ad ogni utilizzo di particolari oggetti, come l’arco o la Testa di Elio, per poi ricaricarsi da sola dopo qualche secondo. A tutto questo vanno aggiunte poi una serie di nuove mosse come l’attaccarsi ad un nemico per tuffarsi nella mischia o l’afferrare uno dei mostri più deboli per usarlo come ariete durante una carica contro gli altri avversari. Il problema è che, per esempio, praticamente tutte le armi che otterrete saranno troppo simili alle vostre lame del caos e che, in generale, sebbene i miglioramenti e le limature ci siano, esse non sono sufficienti per rendere il gameplay di questo God of War III fresco rispetto ai vecchi giochi della saga, cosa che ritengo necessaria arrivati al terzo capitolo di un Franchise. Non fraintendetemi, il videogame è maledettamente divertente e sfiora la perfezione del suo genere, ma ho dovuto togliere qualche punto alla sua valutazione rispetto a ciò che avrebbe potuto essere anche solo, per esempio, aggiungendo delle armi più differenziate dalle lame standard e più innovative.

"Meno male che si può selezionare l’audio in lingua originale …"

Come da tradizione, la colonna sonora è perfettamente adatta al contesto e presenta melodie che, sebbene molte non rimarranno impresse nella vostra mente, riusciranno a farvi compagnia nei momenti giusti e a mettervi “dell’umore adatto” per un gioco di questo genere. Bellissimo il tema principale e la “Pandora’s Song”. Gli effetti sonori sono ottimi e azzeccati, specialmente il rumore delle armi che fendono l’aria, diverso a seconda dello strumento scelto. Bello, anche se non eccelso, il doppiaggio in lingua originale che, storpiature dei nomi greci a parte (“Kreitos!”), fa il suo dovere; molto meno incisivo il doppiaggio in lingua nostrana che, anche se non deprecabile dal punto di vista della recitazione, presenta scelte di voci non azzeccate e, a tratti, non perfettamente sincronizzata con il labiale.

“Alla fine, regnerà solo il Caos!"

God of War III è uno dei pochi veri capolavori di questa generazione; adrenalinico, spettacolare, violento e , soprattutto, veramente divertente. Il capitolo finale delle avventure di Kratos riesce a mantenere tutte le aspettative dei fan, intrattenendo a dovere con uno dei migliori gameplay di sempre e una grafica portentosa per quella decina di ore necessarie per portarle a termine. Una vera Killer Application per il monolite Sony nonché uno dei migliori, se non il migliore, degli action game di questa generazione.
 
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