Recensione di Fat Princess: Per un Pugno di Torte, per PSP

Dal PSN alla nostra piccola PSP

Fat Princess ha realizzato il suo primo “sbarco” sulla PlayStation 3, tramite Playstation Network migliaia di utenti hanno potuto giocare e rigiocare questo originalissimo strategico dallo stile cartoonesco. A circa un’anno di distanza dall’uscita del primo titolo i ragazzi di Supervillain Studios cercano di riproporre il medesimo titolo apparso su PS3 sulla nostra cara PSP. Scopriamo insieme il gioco che i produttori hanno realizzato.

Mangia cara principessa, mangia...

Fat Princess: Per un Pugno di Torte si presenta al pubblico con uno stile fiabesco. I filmati inizali serviranno da passaporto per immergerci in quel colorato mondo: due re che da anni si contendono il trono da una vita vengono entrambi colti dalla brutta sorpresa di veder fuggire le proprie figlie; entrambi i re incaricano gli addetti di recuperare queste povere fanciulle ma, udite udite sono diventate troppo grasse; divorando un’enorme torta hanno sviluppato una notevole dipendenza costringendo le nostre principesse a nutrirsi ripetutamente di questo gigantesco dolce.

Dopo un’introduzione di una trama pressochè demenziale ed alquanto inutile inzieremo con un tutorial testuale che spiegherà al giocatore le meccaniche base di Fat Princess: Per un Pugno di Torte. Il gioco si presenta al pubblico come uno strategico in tempo reale, prenderemo il controllo di un singolo soldatino che all'interno della nostra base potrà indossare vari cappelli, ogni cappello equivale ad una classe che il nostro simpatico omuncolo potrà cambiare istantaneamente. Le classi variano dall'accanito guerriero (micidiale negli scontri corpo a corpo) per poi passare a maghi e a lavoratori (capace di potenizare le strutture alleate). Una tipica partita a Fat Princess: Per un Pugno di Torte vede coinvolte due squadre (rossa e blu) ognuna con il compito di "rapire" la principessa avversaria e portarla alla propria base. Entrambe le squadre possono utilizzare vari metodi di attacco per sconfiggere i propri avversari: armi d'assedio possono essere edificate, nutrire la propria principessa la farà ingrassare e quindi rallentare un'eventuale rapimento da parte degli avversari, raccogliere risorse come legno e pietra nella mappa e utilizzarle per potenziare classi come maghi o guerrieri rendendoli devastanti dal punto di vista offensivo. Insomma, le possibilità offerte da Fat Princess: Per un Pugno di Torte sembrano essere molte, ma purtroppo andando avanti nel gioco e provando e riprovando lo stesso tipo di battaglia con settaggi differenti ci si accorgerà della ripetitività che affligge il titolo dopo un certo periodo di gioco. Calcolando che la longevità del prodotto in modalità singola risulta insufficiente il gioco punta tutto sul multiplayer. In Fat Princess: Per un Pugno di Torte il multiplayer potrà rappresentare la gioia per molti giocatori; divertentissima la possibilità di prendere parte ad avvincenti battaglie multigiocatore con un massimo di 8 amici. Le partite possono essere disputate nella più classica modalità Ad-hoc o online della modalità Infrastruttura.

Principesse e guerrieri dai colori smaglianti

Il comparto tecnico di Fat Princess: Per un Pugno di Torte è nel complesso di buon livello: la visuale seppur impostata verso l'alto (come d'altronde tipica di tutti gli strategici in tempo reale) riesce a risultare colorata e fantasiosa presentando dei modelli 3D che seppur non dettagliatissimi riescono a fare la loro buona figura. Per quanto riguarda il comparto sonoro il gioco è completamente tradotto e doppiato in italiano e la voce fuori campo (la medesima di Little Big Planet) risulta apprezzabile.

Concludendo

In conclusione Fat Princess: Per un Pugno di Torte è un titolo divertente e senza troppe pretese. Seppur non brillando per longevità in single-player, le modalità di gioco online faranno piacere ad un buon numero di giocatori. Escludendo la ripetitività che si sente dopo un certo numero di ore di gioco, Fat Princess: Per un Pugno di Torte è un titolo che si lascia giocare ma lascia l'amaro in bocca considerando che le buone idee di fondo ci sono tutte ma non sfruttate a dovere.